PROTAGONISTA DELLA NOSTRA PROPRIA STORIA

La vita è deserto ed oasi:
ci abbatte, ci ferisce,
ci trasforma,
ci costringe ad essere protagonisti
della nostra propria storia.

…Così recita Walt Whitman nella sua splendida poesia.

Permettimi la domanda: ti senti davvero protagonista della tua propria storia?

Prima di rispondere, analizza accuratamente il tuo modo di vivere, le tue scelte, azioni e reazioni, gli atteggiamenti che hai di fronte alle difficoltà ed anche di fronte alle benedizioni. 

Vivi o sopravvivi? Agisci o subisci?  

Spesso ci comportiamo come semplici comparse, altroché protagonisti!

Questione di consapevolezza.

Quando siamo realmente consapevoli di essere protagonisti della nostra propria storia, smettiamo di pretendere di esserlo in quella altrui. A questo punto scopriamo che le nostre delusioni non hanno più ragione di essere e ci focalizziamo nella realizzazione del nostro personale capolavoro…

Il passaggio successivo e prendersi la responsabilità di decidere quale storia vivere… e come viverla! Abbiamo questo potere, possiamo cambiare prospettiva e atteggiamento. Possiamo scegliere. Scegliere di cogliere il bene che ogni istante può donarci, anche quando non sembra. Niente è per caso.

Che ne pensi? Protagonista o comparsa?

Ana Alvarez

P.S. Per i più romantici, ecco l’intera poesia di W. Whitman… merita la lettura!

Non lasciare che finisca il giorno senza essere cresciuto un po’,
senza essere stato felice, senza aver incrementato i tuoi sogni.
Non lasciarti vincere dallo sconforto.
Non permettere che nessuno ti tolga il diritto di esprimerti,
che è quasi un dovere.
Non abbandonare l’dea di poter fare della tua vita qualcosa di straordinario.
Non smettere di credere che le parole e le poesie possono cambiare il mondo.
Succeda quel che succeda, la nostra essenza è intatta.
Siamo esseri pieni di passione.
La vita è deserto ed oasi:
ci abbatte, ci ferisce,
ci trasforma,
ci costringe ad essere protagonisti
della nostra propria storia.
Anche se il vento ci soffia contro,
la poderosa opera non s’arresta:
tu puoi apportare la tua strofa.
Non smettere mai di sognare,
perché in quei sogni sta la libertà.
Non cadere nel peggiore degli errori:
il silenzio.
La maggior parte delle persone vive in un silenzio spaventoso.
Tu non rassegnarti.
Fuggi.
“Riecheggiano le mie barbariche urla sopra i tetti del mondo”,
dice il poeta.
Ama la bellezza delle cose semplici.
Si può fare della bella poesia sulle piccole cose,
ma non possiamo andare contro noi stessi.
Questo trasforma la vita in un inferno.
Godi del panico che ti provoca avere la vita davanti.
Vivila intensamente,
senza mediocrità.
Pensa che in te sta il futuro
e affronta il compito con orgoglio e senza paura.
Impara da chi possa insegnarti.
Le esperienze di chi ci ha preceduto,
dei nostri “poeti morti”,
ci aiutano a camminare per la vita
La società di oggi siamo noi, però,
i “poeti vivi.”
Non permettere che la tua vita ti passi accanto
senza che tu la viva.