Lui è Poirot, il mio cane. Lo amo profondamente. È un cane un po’ “selvaggio”, un incrocio tra un “podenco andaluso” e un “ratonero bodeguero”, entrambe razze da caccia. Il podenco (insieme al galgo) è forse la razza di cane più usata nella caccia (specialmente ai conigli) qui in Andalusia.
Ma Poirot ha deciso di scegliere una vita diversa per sé. Un bel giorno si è infilato sotto la nostra rete e ci ha scelti come famiglia. Ce lo siamo trovati davanti casa ed è stato amore a prima vista. Allora avevamo ancora altre due cagnette, che mai avevano accettato intrusi nel branco, eppure… lui sì.
Lui ci ha scelti quattro anni fa e noi l’abbiamo adottato con amore incondizionato. Ma la nostra è una famiglia tutt’altro che di cacciatori… io sono pure vegetariana! Viviamo in aperta campagna e abbiamo altri animali “in famiglia”, galline comprese (e chi ha galline e cani sa perchè lo dico).
All’inizio, andare a spasso con Poirot era un vero supplizio; partiva impazzito non appena vedeva un coniglio e spesso scappava, restando fuori ore e ore a caccia. Così gli abbiamo messo un collare con GPS per poterlo ritrovare facilmente quando gli partiva la mina.
Ancora adesso, ogni tanto, esce dal buco nella rete (forse lo stesso che usò per entrare) e parte all’inseguimento di qualche roditore incauto. La sua natura lo chiama, è vero, ma ora mi ascolta e sopratutto, torna sempre. Poirot ha scelto che è meglio fare il cane di casa. È diventato la mia ombra, dorme nel letto e si gode le coccole di tutti. È un cane speciale, buono e affettuoso. Contro ogni pronostico, ha accettato anche Micifù, l’ultima arrivata in famiglia, una gattina con carattere (anche lei ci ha scelti, infilandosi da sola in casa). Sembrava impossibile che un cane da caccia mai abituato ai gatti potesse diventare amico per la pelle di una gatta, eppure…
Poirot dimostra che “sono fatto così” o “non posso farci niente per cambiare, è nella mia natura” sono solo scuse.
L’esperienza e persino la scienza ci insegnano che non siamo condannati a perpetuare errori o comportamenti sbagliati. Nella vita cambiano le circostanze. Siamo qui per progredire e abbiamo il potere di farlo. Possiamo migliorare. Possiamo essere chi realmente desideriamo essere.
Il cervello umano è affascinante e ha un potenziale straordinario e sorprendente. È ampiamente dimostrato che grazie alla “neuroplasticità” – che ci permette di formare nuove connessioni neurali – possiamo effettivamente cambiare alcuni aspetti della nostra personalità e dei nostri atteggiamenti attraverso nuove esperienze, apprendimento e pratica.
Con la giusta motivazione, impegno e volontà, possiamo davvero migliorare quegli aspetti di noi che sappiamo essere scorretti o inadeguati. Se il mio Poirot può adattarsi alla sua nuova vita, scegliendo di vivere in armonia con la sua famiglia multispecie (cavallo, asini, capre, tartarughe, galline, gatta e volatili vari), anche noi possiamo farcela.
Non è sempre facile, d’accordo. Gli ostacoli al cambiamento possono essere tanti e le (brutte) abitudini sono dure da smontare. Ma con impegno, perseveranza e talvolta qualche aiutino, il cambiamento è possibile.
Gli esempi di successo che possiamo andare a guardare come esempio sono innumerevoli! Persone nate in contesti degradati che sono diventate dottori, scienziati, artisti… la motivazione interna forte è il motore del cambiamento, supportata dalla consapevolezza che il nostro potenziale di crescita è illimitato. I comportamenti sbagliati non sono tatuati nei nostri geni con tinta indelebile; possiamo riscrivere il nostro destino con ogni scelta che facciamo, anche adesso… mai è tardi.
Basta raccontarci frottole. La Natura non ci obbliga a fare un bel nulla. Il cambiamento è alla nostra portata se davvero lo vogliamo e lo cerchiamo. Non importa quanto profondi siano i nostri difetti o quanto radicate le nostre abitudini, possiamo sempre scegliere di essere migliori, di amarci un po’ di più, di vivere in armonia come e con chi abbiamo scelto. Diventare migliori non vuol dire diventare altre persone, vuol dire diventare la nostra versione migliore. La scienza lo conferma, l’esperienza lo dimostra, e la storia di Poirot lo illustra in modo semplice. Non siamo condannati a restare dentro nessuno schema; possiamo diventare chi sentiamo e scegliamo di essere.